La Chiesa della Madonna dell'Orto: la storia
La Chiesa della Madonna dell'Orto è sicuramente uno dei monumenti più importanti di Venezia, tra gli imperdibili del sestiere di Cannaregio. Il santuario fu edificato intorno al 1350 per volere della congregazione degli Umiliati, all'epoca guidati da frate Tiberio da Parma: il nuovo edificio fu dedicato a Dio, alla Beata Vergine e a San Cristoforo, protettore dei viaggiatori.
La singolare denominazione della chiesa deriva da un aneddoto dell'epoca: allo scultore veneziano Giovanni De Santi fu commissionata una statua della Madonna dal parroco di Santa Maria Formosa, che però bocciò l'opera; allora l'artista collocò provvisoriamente la statua nel proprio orto, dove la scultura cominciò ad emanare strani bagliori soprattutto di notte: la notizia si diffuse e l'orto divenne meta di pellegrinaggio per i cittadini in venerazione alla statua. Il vescovo della cattedrale veneziana chiese al De Santi, quindi, di collocare l'opera in una chiesa pubblica per evitare il proliferarsi del fanatismo religioso e non idonee forme di culto. Fu allora che l'artista propose ai frati della neonata chiesa di San Cristoforo di accogliere la sua opera, a patto che questi accettassero 3 sue condizioni: di essere sepolto a sue spese lì dove avesse trovato collocazione la statua, che fosse celebrata una messa in suo onore per sempre e soprattutto, una ingente somma di denaro. I frati accettarono le prime due richieste ma non disponevano della somma necessaria per soddisfare anche la terza richiesta: la statua fu allora acquistata dalla scuola di San Cristoforo e finalmente fece il suo ingresso ufficiale in chiesa nel 1377. Nel 1414 il santuario fu definitivamente consacrato alla Madonna dell'Orto da una delibera del Consiglio dei Dieci. E sarà proprio il Consiglio dei Dieci a destituire gli Umiliati nel 1462 e a conferire l'amministrazione della chiesa ai Canonici Regolari di San Giorgio in Alga.
La complessa storia del convento, però, non s'interrompe qui: dal 1669 al 1787 furono i Cistercensi ad amministrare il santuario; nel 1810 la chiesa divenne oratorio di San Marziale, per poi diventare definitivamente rettoria nel 1875. Ultima tappa, il 1931, data nella quale la chiesa fu affidata alla Congregazione di San Giuseppe di San Leonardo Murialdo.
Arte e bellezza nella chiesa della Madonna dell'Orto
La Chiesa della Madonna dell'Orto offre al visitatore un ampio campionario di opere d'arte.
Di grande interesse è sicuramente la facciata, che si innalza fiera e alta su di un ampio sagrato, caratteristica non affatto scontata a qui a Venezia: suddivisa in 3 partizioni che anticipano quella che è poi la scansione spaziale interna. Le quattro grandi lesene, autrici di questa suddivisione, si fanno notare per la loro imponenza, arricchite da edicole di gusto gotico in cui sono custodite le statue della Prudenza, Carità, Fede, Speranza e Temperanza, compresa anche quella della cuspide centrale. Le due parti laterali sono a spiovente e più basse e connotate da ampie finestre quadrifore e terminanti con 6 nicchie arcuate per lato contenenti le statue dei Dodici Apostoli. La parte centrale di questa imponente facciata è dominata dalla presenza di un rosone centrale che consente alla luce di penetrare all'interno della chiesa, e dal portone di ingresso, opera scultorea di Bartolomeo Bon, con le statue di San Cristoforo e quelle laterali della Madonna e dell'Arcangelo Gabriele, da attribuirsi agli scalpelli di Antonio Rizzo e Giovanni Fiorentino .
L'interno si presenta scandito da tre navate, ed è caratterizzato da una pianta rettangolare priva di transetto: a dominare lo spazio sono il soffitto a cassettoni ligneo, squisitamente cesellato e la pavimentazione policroma a disegni geometrici che crea un perfetto equilibrio con la regolarità della decorazione superiore. Spettacolare il presbiterio, coronato da un'abside pentagonale.
La fama e la bellezza della chiesa sono indubbiamente legate al nome del celebre pittore Tintoretto che dimorava nel vicino campo dei Mori. Il Robusti, infatti, lasciò nel santuario dieci splendidi opere e non solo: nel lato sinistro dell'abside riposano, infatti, le "sacre spoglie" dell'artista. Quale migliore lascito testamentario!
La ricca pinacoteca della chiesa è arricchita anche da altri capolavori, tra i quali sono assolutamente da menzionare la tela raffigurante San Giovanni Battista tra i Santi Pietro, Marco, Girolamo e Paolo, realizzato da Cima da Conegliano entro il 1495 e la struggente Crocifissione eseguita da Palma il Giovane per la chiesa di Santa Ternita e qui traslocata.
Di grande interesse sono anche le quattro cappelle funerarie costruite sul lato sinistro della chiesa, che ospitano le spoglie di quattro tra le più importanti famiglie patrizie veneziane: la cappella Valier, la cappella Vendramin, la cappella Morosini e la cappella Contarini. L'interessante mappatura storico-artistica della nobiltà veneziana prosegue sul lato destro con lo splendido monumento funerario di Girolamo Cavazza, diplomatico della Serenissima, costruito nel 1657 su progetto di Giuseppe Sardi.
Chiude la visita lo splendido organo a canne posto sulla controfacciata, tra i più importanti di Venezia.
L'affascinante viaggio nella chiesa della Madonna dell'Orto, fra Morte e Bellezza, si conclude con lo splendido campanile che con i suoi 56 metri svetta trionfante su tutta la laguna nord, invitando i visitatori e i turisti a rendere omaggio al Tintoretto e agli altri protagonisti del magico santuario veneziano.
La chiesa della Madonna dell'Orto si trova nel Sestiere Cannaregio e rispetta i seguenti orari di apertura:
- dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 17:00;
- domenica, Natale, Capodanno, Pasqua e Ferragosto chiusa.
Le principali tariffe sono:
- biglietto intero 3 euro;
- biglietto singolo per scuole 1,50 euro.
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