Buon compleanno Venezia! La città lagunare compie 1600 anni, secondo la tradizione è stata fondata il 25 marzo del 421. Nello stesso giorno venne consacrata la chiesa di San Giacométo sulle rive del Canal Grande, nel punto esatto dove, qualche anno dopo, è stato costruito il Ponte di Rialto. Come ogni storia di fondazione, anche quella di Venezia deve la sua origine ad una raccolta di leggende e documenti che risalgono a quasi mille anni fa. È difficile rendere valore storiografico a fonti così incerte, ma è altrettanto giusto rendere omaggio ad un anniversario convenzionale che dura da secoli e secoli. 1600 di una storia gloriosa. Dagli splendori della Repubblica fino all’epicentro del turismo mondiale, Venezia si delinea come una città unica al mondo che ancora oggi conserva un patrimonio artistico, storico e culturale dal valore inestimabile.

Le celebrazioni in tempi di Covid

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La grande voglia di fare festa da parte del popolo veneziano è frenata dalla pandemia di Covid 19. Dopo più di un anno, l’emergenza sanitaria continua ad essere considerevole e anche il programma dell’anniversario ne risente gli effetti. Ma non c’è tempo per scoraggiarsi, le iniziative avranno luogo fino all’anno prossimo. Il 25 marzo si inizia con la Santa Messa celebrata nella Basilica di San Marco, l’evento verrà trasmesso in streaming e in televisione. Alle ore 16 dello stesso giorno, le campane di tutte le chiese della Serenissima suoneranno all’unisono per festeggiare la ricorrenza. Un modo per far sentire la vicinanza a tutti i veneziani costretti a stare in casa. Inoltre, molte reti televisive manderanno in onda servizi speciali e documentari sulla fondazione della città.

Le parole di Luca Zaia

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Sull’evento è intervenuto il presidente della regione Veneto, Luca Zaia che ha scritto un lungo messaggio attraverso i propri canali social: “Non sono molte le comunità umane, prima ancora che territoriali, che affondano le radici in una storia ed in una tradizione così lunga e significativa, plasmata storicamente dalla Repubblica Veneta. La stessa pandemia che da oltre un anno stiamo attraversando, ha sottolineato come molte intuizioni operative potessero derivare dalla gestione di antiche epidemie come, ad esempio, le terribili pestilenze che sconvolsero l’Europa nel ‘300, ‘500 e ‘600 che Venezia affrontò in modo responsabile e, per l’epoca, avveniristico. Ma un anniversario così importante ci impone la domanda sul suo reale significato e sul suo valore riferito ai giorni di oggi. Celebrare i 1600 anni di Venezia soltanto per commemorare un passato glorioso ma senza attribuirgli alcuna prospettiva per il futuro, significa scegliere di relegare la nostra identità veneta in una sorta di "riserva indiana" dove ritrovare sempre i nostri valori ma slegati dalla vita che ogni giorno i cittadini del Veneto conducono. L’anniversario della fondazione di Venezia ci dà occasione di guardare alla nostra vita di popolo, trovando nelle vicende passate la certezza che anche da questa triste pandemia ne usciremo. L’autonomia tornerà ad essere l’obiettivo primario. Un appuntamento con la storia per il nostro futuro e per quello di tutto il Paese”.