Sospesa tra terra e mare, Venezia sembra uscire dalle nebbie di un sogno. I palazzi aristocratici lungo il Canal Grande. Le chiese eleganti sparse tra piazze e campielli. Le case, ora linde ora fatiscenti, affacciate sui canali attraversati da ponti di pietra o di legno. Il labirinto di calli e sottoportici. Tutto, a Venezia, contribuisce a creare un’atmosfera magica in ogni momento dell’anno.

Tutti questi aspetti sono rappresentati nei Tarocchi di Venezia: 78 splendide immagini realizzate dal Maestro Davide Tonato, affermato pittore veronese, seguendo la sceneggiatura accuratamente preparata da Giordano Berti, scrittore e storico dell’esoterismo nell’arte. L’opera è stata pubblicata da Dal Negro Editore nel 2007.

I Tarocchi di Venezia descrivono il fascino della città lagunare in tutti i suoi aspetti, ma in questo articolo ci soffermiamo solo sull’elemento puramente architettonico e sulle donne più famose di Venezia, riservandoci di tornare su temi propriamente magici in una prossima occasione.

Il Maestro Tonato ha dedicato una cura meticolosa alla rappresentazione di chiese, palazzi e ponti, dando a ciascuna scena un’atmosfera particolare e inserendo in ciascun dipinto un personaggio storico. È stupefacente osservare la ricchezza di “citazioni” da grandi artisti veneti, usata da Tonato: da Veronese a Tiepolo, Bellini, Tiziano, Tintoretto e così via.
Per esempio nell’Arcano III, L’Imperatrice, vediamo la poetessa e cortigiana Veronica Franco (m.1591) seduta su una ricca imbarcazione davanti al Ponte di Rialto. Nell’Arcano X, la Ruota della Fortuna, c’è la matematica Elena Cornaro Piscopia (m.1684) sotto la Torre dell’Orologio di Piazza San Marco. Nell’Arcano II, La Papessa, c’è la filosofa Lucrezia Marinella (m.1653) in una sala della Biblioteca Marciana. Nell’Arcano XIV, la Temperanza, la scrittrice Moderata Fonte (m.1592), di fronte alla chiesa della Salute versa acqua in una coppa.

In altre carte vediamo donne di ogni ceto sociale intente alle più diverse attività: lavandaie, cameriere, artiste e prostitute. Insomma, un affresco della vita femminile a Venezia nei secoli scorsi, che ancor oggi affascina e stupisce.