Cosa c’è di meglio del cibo da strada per un turista affamato? Una città nuova, nuovi luoghi da scoprire e poco tempo per sostare seduto ad un ristorante: sono questi gli ingredienti che fanno dello street food un’attrazione essenziale per ogni paese e per guadagnarsi l’amore di turisti e visitatori. L’Italia è una delle patrie mondiali dello street food, fa innamorare turisti e visitatori non è dunque così difficile. Ogni città vanta dei piatti tipici da gustare durante una passeggiata o seduti sui gradini di un porticato, godendo della vista di un paesaggio mozzafiato sulle pendici di una montagna o su un lungomare da favola. Venezia e il Veneto non fanno eccezione. La regione è ricca di cibi da strada da far venire l’acquolina in bocca. Siete pronti a scoprirli tutti?

Cicchetti (cicheti)

Passeggiando tra le strade di Venezia, è facile imbattersi in piccole osterie tipiche chiamate “bàcari”. La specialità di questi locali sono i cicchetti, il cibo di strada più famoso della città che consiste in piccole fette di pane o crostini, farciti in più modi: baccalà mantecato, seppie, verdure, mozzarella o polpette di ogni tipo. I cicchetti sono cibi svelti, perfetti per essere mangiati al volo, in un sol boccone senza sostare a lungo. Solitamente, infatti, i bàcari sono locali molto piccoli e non dispongono di un numero elevato di posti a sedere, motivo per cui i cicchetti sono diventati una specialità di strada da gustare in ogni dove.

Scartosso de pesse

Uno dei piatti tipici più antichi di Venezia è lo scartosso de pesse: si tratta di una frittura mista di pesce e crostacei accompagnata da una fetta di polenta, il tutto avvolto in un cono di carta gialla (il “cartoccio”) dal quale deriva in nome della specialità. Dello scartosso si hanno testimonianze fin dal ‘600 quando erano in voga i “fritolin”, locali all’interno dei quali veniva fritto il pesce appena pescato e offerto ai pescatori che tornavano da una battuta di pesca. Oggi lo scartosso è una delle scelte preferite dagli amanti di street food in visita a Venezia, comodo da maneggiare, facile da mangiare, ottimo per godere dei sapori offerti dal mare.

Fritole veneziane

Dolce tipico del Carnevale veneziano, le fritole sono delle frittelle farcite con uvetta o pinoli e spesso servite con crema pasticciera o cioccolato. Così come lo scartosso, anche le fritole rappresentano una specialità antica che risale al 1700, all’epoca erano considerate come il dolce nazionale della Repubblica di Venezia. Nascono come cibo da strada, venivano preparate in baracche di legno e servite calde ai passanti. Anticamente venivano fritte con olio, grasso di maiale e burro in enormi padelle messe su fuoco. La ricetta originale non è cambiata molto negli anni, per friggere viene usato l’olio ma il risultato è alquanto gustoso soprattutto se servite calde ricoperte di zucchero a velo. Il Carnevale di Venezia è una delle feste più affascinanti del mondo e le fritole la rendono ancora più appetibile per i golosi incalliti.

Bussolà di Burano

Allontaniamoci di qualche chilometro dal centro di Venezia per sbarcare a Burano. Un dolce tipico della località veneta è il bussolà, biscotto fatto a mano a base di farina, zucchero, burro e uovo e preparato a forma di anello. L’origine del bussolà risiede nell’antica tradizione che vedeva le mogli dei pescatori preparare il dolce per i loro mariti affinché mantenessero la forza durante il lavoro, grazie all’enorme quantità di burro prevista nella preparazione. Oggi i bussolà sono un cibo da strada perfetto per tutti i visitatori che si recano a Burano, una piccola perla nella laguna di Venezia che vale la pena scoprire e assaporare passo dopo passo. È possibile trovare i bussolà anche in altre località del Veneto, quelli tipici di Burano si distinguono per essere di dimensioni più grandi.

Mozzarella in carrozza alla veneziana

Seppure non sia un piatto nato a Venezia, la mozzarella in carrozza è diventata una delle pietanze da passeggio più ricercate della Serenissima. La ricetta tipica (nata a Napoli nell’800) consiste in una fetta di mozzarella chiusa tra due fette di pane raffermo, passata in uova, latte e fritta. La ricetta veneziana si discosta da quella meridionale per l’utilizzo del tramezzino al posto del pane raffermo e per l’aggiunta di un’acciuga. Anche la frittura è diversa, la mozzarella in carrozza veneziana viene avvolta in una pastella lievitata prima di essere fritta. Bàcari, bancarelle, trattorie la mozzarella è facile da trovare ed è sempre buona a patto che venga servita calda. Un antipasto da leccarsi i baffi e anche le dit... forse per quello aspettiamo che sparisca la pandemia.

Polenta e salsiccia di Belluno

Spostiamoci ora dalla Laguna e andiamo a nord, in particolare a Belluno dove una specialità dello street food è salsiccia e polenta o panino con formaggio e pastin, ovvero carne di manzo e maiale tritata grossolanamente e condita con spezie e sale. Belluno non è certamente una delle località più calde del mondo e talvolta è necessaria una sosta per scaldare pancia e cuore.

Folpetti in piazza a Padova

Concludiamo la rassegna andando a Padova, più precisamente in Piazza delle Erbe dove sorge un’icona dello street food veneto. Si tratta della Folperia di Max e Barbara, un chioschetto dove è possibile gustare i folpetti, specialità padovana a base di moscardini conditi con salsa verde. Il folpetto è lo stuzzichino ideale per accompagnare l’aperitivo, viene servito caldo con del pane. Una metà imperdibile per amanti del cibo da strada. Per chi non si accontenta dei soli folpetti, la Folperia offre delizia a base di pesce fresco: frittura, bovoletti, gamberi e baccalà.