20190617104835definitiva.jpg

Fu nel 1893 che l’Amministrazione comunale di Venezia, insieme all’ora sindaco Riccardo Selvatico, per celebrare le nozze d’argento tra il re Umberto e Margherita di Savoia, decise di “istituire un’esposizione biennale artistica nazionale”.

Aperta al pubblico nel 1895, la Biennale di Venezia prende il nome dalla cadenza biennale delle sue manifestazioni, dove ospita settori come: architettura, arte, teatro, musica e cinema (unica Mostra con ricorrenza annuale dal 1935).

Nata con lo scopo di diffondere la cultura, stimolare l’attività e il mercato artistico, ha cambiato sede più volte, da Palazzo Pro Arte si è spostata nell’attuale Padiglione Centrale, nei pressi dei Giardini della Biennale, nel sestiere di Castello. È proprio attorno a questo edificio che negli anni nacquero diversi altri complessi (circa 29) con la funzione di Padiglioni nazionali.

“May you live in interesting times“

Quest’anno la Biennale di Venezia oltre ad ospitare la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il Festival Internazionale del teatro e di danza e musica contemporanea, è anche sede della 58° Esposizione Internazionale d’Arte.

Fruibile a tutti fino a domenica 24 novembre 2019, la Mostra intitolata “May you live in interesting times” a cura di Ralph Rugoff vuole ricordare ad ognuno di noi che, in tempi dove tutto è ridotto a semplificazione, generato da conformismo e paura, dobbiamo necessariamente trovare qualcosa che ci faccia capire di vivere in tempi interessanti.

Lo spiega bene il Presidente della Biennale Paolo Baratta che afferma: «una mostra d’arte vale la pena di esistere, soprattutto se si pone come sfida a tutte le inclinazioni alla sovrasemplificazione. La Mostra 2019 si concentrerà sul lavoro di artisti che mettono in discussione le categorie di pensiero esistenti e ci aprono a una nuova lettura di oggetti e immagini, gesti e situazioni».

Se prima di dicembre passi per Venezia direi che è d’obbligo fare un salto in Biennale, l’Esposizione Internazionale si articola tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l’Arsenale, ma la novità di quest’anno prevede per la prima volta la partecipazione di: Ghana, Malesia, Madagascar e Pakistan, con un padiglione interamente dedicato alla Repubblica Domenicana.