Comunemente detta la “piccola Venezia”, Chioggia è una cittadina di cinquantamila abitanti a pochi chilometri di distanza dalla veneziana sorella maggiore: è una città ricca di storia, arte, luoghi di interesse culturale ma è anche un noto centro balneare e meta estiva amata dai veneti e non solo. La piccola cittadina chioggiotta è tagliata a fette da vari canali collegati da ponti, e questa particolare conformazione la rende molto simile a Venezia ma a differenza della Serenissima, è percorribile da automobili e mezzi pubblici.
Un po’ di storia di Chioggia
Il termine “Chioggia” deriverebbe da “cluzia” che significa “costruita artificialmente”, in quanto i primi insediamenti furono costruiti grazie all’intervento umano sull’ambiente lagunare-insulare, altrimenti invivibile e soggetto a sommersioni.
Ma l’origine di Chioggia è legata alla mitologia classica, in particolare alla leggenda di Enea, mitico eroe troiano fuggito durante la guerra di Troia e approdato sulla penisola italica. Qui Enea, assieme ai compagni Antenore e Aquilio, fonda Clodia, che in seguito diventerà l’attuale Chioggia. Nel 2000 a.C., il popolo di navigatori Pelasgi si insedia e prende possesso delle città dell’alto Adriatico tra le quali figura anche Clodia.
In età romana, la città subisce un enorme cambiamento dal punto di vista urbanistico e diventa una meta rinomata per le sue saline, all’epoca reputate tra le più pregiate. Oggi le saline non sono più in funzione ma per secoli sono state il motore dell’economia della città. Dopo il crollo dell’impero romano, la zona di Chioggia subisce numerose occupazioni da parte dei popoli nordici ma nel corso degli anni riesce a mantenere una certa autonomia. Infatti è intorno al Settimo secolo che viene eletto un tribuno che governa la città e partecipa alla confederazione composta da dodici isole della Laguna, ossia Grado, Bibione, Caorle, Eraclea, Equilio, Torcello, Murano, Rialto, Malamocco, Poveglia, Chioggia Maggiore e Chioggia Minore: nasce così il primo nucleo che costituirà la futura Repubblica delle Serenissima.
In seguito la regione viene conquistata dai Franchi il cui re, Carlo Magno, non gradisce l’autonomia della nascente Repubblica e ad inizio 800 d.C. attacca la confederazione. Nella lunghe guerre che si susseguono, Chioggia è costretta a soccombere e subisce due feroci distruzioni, la prima nell’810 d.C. e la seconda nel 902 d.C.. Al termine dei conflitti la Repubblica Veneta è salva, anche se gravemente colpita.
Nel 1380, dopo un conflitto con la Repubblica di Genova, Chioggia viene accolta dalla Serenissima Repubblica di Venezia e ne resta parte integrante fino al 1797, anno in cui Napoleone Bonaparte impone il suo potere su mezza Europa, Venezia compresa. In seguito al trattato di Campoformio del 1797, la città diventa proprietà dell’Austria e resta austriaca fino al 1866 quando viene annessa alla nascente Italia dopo la terza guerra di indipendenza.
È un piacere ricordare una importante impresa che vide protagonisti gli abitanti di Chioggia durante la seconda guerra mondiale, che si rivoltano contro i nazifascisti i quali si arrendono prima dell’arrivo degli alleati. Era il 27 Aprile del 1945, giorno della liberazione della città.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Dopo aver rinfrescato la memoria con una breve ricostruzione della storia di Chioggia, non ci resta che addentrarci tra le sue calli e scoprire da vicino questa piccola Venezia.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta è la principale chiesa di Chioggia, chiesa madre dell’omonima diocesi. Le origini del luogo di culto non sono chiare, secondo la tesi di alcuni storici l’edificio nasce sulle fondamenta di un vecchio tempio e nella notte tra il 25 e il 26 dicembre del 1623, è stato distrutto da un incendio. I lavori di ricostruzione iniziano nell’anno successivo ed il progetto della nuova chiesa viene commissionato all’architetto Baldassarre Longhena, archistar del Barocco che realizzerà poi a Venezia la Chiesa della Modanna della Salute e Cà Rezzonico, che porta a termine l’opera in pochi anni.
La struttura fonde due stili architettonici: corinzio e ionico. Esternamente, la chiesa appare molto semplice: completamente rivestita di mattoni rossi, classico esempio di architettura veneziana, priva di decori e fronzoli, fatta eccezione per le due statue dei Santi Martiri Felice e Fortunato, patroni della città, imprigionati in due nicchie bianche di pietra d’Istria che affiancano il portone di ingresso. L’interno conserva la stessa sobrietà, con un impianto planimetrico a croce latina, diviso in tre navate dominate dal candore delle superfici su cui spiccano soltanto alcuni capitelli in pietra scura. Qui è ospitata una collezione composta da numerosi altari, tele, lapidi verticali e iscrizioni tombali. Ai lati del presbiterio vi sono due cappelle intitolate al Santissimo Sacramento e ai Santi Patroni.
Orologio della Torre di Sant’Andrea
L’orologio medievale funzionante più antico del mondo si trova a Chioggia: stiamo parlando del celebre orologio della Torre di Sant’Andrea. Il campanile della chiesa di Sant’Andrea è stato costruito nel 1386 circa, in stile romanico. Inizialmente, la Torre veniva utilizzata come faro di avvistamento.
La costruzione dell’orologio è attribuita ai Dondi, una storica famiglia di orologiai, il cui capostipite Jacopo Dondi fu l’inventore e il costruttore dell’orologio astronomico meccanico di Padova. Più volte restaurato, durante l'ultimo di questi lavori, eseguito dal chioggiotto Aristide Naccari, fu apposta una targa in marmo con l'incisione "Questa torre, un tempo baluardo della città e ora destinata a diffondere rintocchi di pace, superato il millennio, ancora sta, ragguardevole per antichità e memorie, dopo essere stata restaurata con perizia e arte nell’anno del Signore 1912."
Ogni anno centinaia di appassionati di orologeria giungono a Chioggia per dare un’occhiata da vicino ai meccanismi che si celano all’interno dell’antico orologio. Nel 2006 è stato inaugurato il Museo dell’Orologio, un’esposizione verticale che offre ai visitatori un percorso suddiviso su più piani all’interno della torre. Al piano terra sono proiettati i documentari che raccolgono informazioni tecniche e artistiche sull’orologio, al primo e secondo piano sono osservabili le cartine originali della Chiesa di Sant’Andrea, il terzo piano ospita testimonianze di “pietà religiose”, mentre al quarto piano sono esposti i quadri della “Via Matris”, una sorta di via Crucis che raffigura i dolori della Madonna. Ma è al quinto che si conserva gelosamente il meccanismo dell'orologio più antico del mondo! Per ammirare dall’alto lo splendido panorama di Chioggia, della Laguna e del mar Adriatico, è necessario salire fino al settimo piano della torre ed accedere alla cella campanaria.
Piazza Vigo
Affacciata sulla Laguna di Venezia, Piazzetta Vigo è una delle piazze più conosciute di Chioggia. Al centro della piazza sorge una colonna in marmo greco che raffigura un Leone Marciano, simbolo della Serenissima Repubblica. La colonna è venuta alla luce nel 1763 durante gli scavi per la ricostruzione della torre del vecchio Palazzo di città. Il Leone, simbolo secolare della potenza della Repubblica di Venezia, viene chiamato “Gato de Ciosa” (gatto di Chioggia) dagli abitanti della città che non vanno per niente fieri del proprio leone a causa delle sue ridotte dimensioni. Vicino la piazzetta è possibile attraversare il Ponte di Vigo, uno splendido ponte che affaccia sul Canale della Vena, il più caratteristico della città: costruito in pietra nel 1685 sotto il podestà Morosini e abbellito di marmi nel 1762, sostituì quello in legno sul quale si combatté aspramente durante la guerra di Chioggia.
La spiaggia di Sottomarina
Durante l’estate, una delle località marittime più frequentate da veneti è la spiaggia di Sottomarina, quartiere di Chioggia conosciuto per la sua sabbia finissima e per la sostanziosa presenza di strutture ricreative come come campi sportivi di beach volley, calcetto, bocce, tennis e altre attività ludiche, ma anche stabilimenti attrezzati, discoteche e punti di ristoro. La spiaggia è lunga circa 6 chilometri ed è una meta ideale per famiglia con bambini, giovani in cerca di divertimento e coppie che vogliono trascorrere una vacanza all’insegna del relax. Inoltre, Sottomarina è nota fin dagli anni settanta per le proprietà curative della sua sabbia. L’alto tasso di salinità della sabbia della zona ha spinto molti visitatori a recarsi nella località chioggiotta del corso degli anni, per sottoporsi alla così detta sabbiatura. La sabbiatura è un trattamento termale a base di sabbia che favorisce un’abbronzatura dorata e duratura, una tradizione tipica di Chioggia che ha reso celebre la località in tutto il paese.
Marcato del pesce
La pesca è da sempre l’attività principale di Chioggia sulla quale si basa l’intera economia del comune (oltre al turismo). A testimonianza di quanto la pesca sia importante per i chioggiotti, vi è il mercato del pesce, la vera anima peschereccia della città che si trova lungo il canale di San Domenico. Un via vai di pescherecci, imbarcazioni e pescatori esperti popola le strette vie del mercatino. Branzini di mare o di valle, cefali, gli autoctoni ghiozzi, le irrequiete anguille, le triglie, i zatterini, le seppioline, i cannolicchi e le vongole di tutti i generi, sono solo alcuni dei prodotti ittici tipici della Laguna che si possono acquistare al mercato del pesce. Una visita a Chioggia non può non essere accompagnata da una cena a base di pesce. La grande ricchezza offerta dal mercato del pesce risiede nella vivacità dei chioggiotti, un popolo fortemente legato alle proprie tradizioni che vive 365 giorni l’anno in simbiosi con il mare. La voglia di mantenere vive e preservare le antiche tradizioni marittime è tangibile attraverso una passeggiata al mercato, qui è possibile osservare l’attività dei pescatori, toccare con mano i prodotti del mare e ascoltare il singolare dialetto di Chioggia, completamente diverso dalla lingua veneta.
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