“Freeze Frame, 60 anni dietro le quinte del Cinema” è il titolo della mostra dedicata a Douglas Kirkland, leggendario fotografo canadese che per più di 60 anni ha immortalato le grandi star del cinema di Hollywood e non solo. Ad ospitare la mostra fotografica è il Centro Culturale Candiani in collaborazione con Photo Op ed il Comune di Venezia: l’esposizione è stata inaugurata lo scorso 15 febbraio e sarà possibile visitarla fino al 19 aprile 2020.

Un’ampia serie di fotografie che raccontano gli anni d’oro del cinema mondiale, volti diventati icone negli anni a venire e vere e proprie leggende in carne ed ossa: da Marcello Mastroianni e Sofia Loren, a Fay Dunawey e l’iconica Brigitte Bardot, a Robert De Niro e Leonardo di Caprio, sono solo alcuni dei nomi immortalati nella loro naturalezza e con estrema semplicità da Kirkland.


Douglas Kikland: l’occhio invisibile del cinema internazionale

Kirkland nasce in Canada, a Toronto 86 anni fa. Inizia presto la sua carriera di fotografo quando appena maggiorenne diventa assistente di mitico Irving Penn. Entra a far parte del team della rivista Look dopo pochi anni.

Ma l’occasione della vita, quella che ti svolta la carriera, arriva l’anno dopo: è il 1961 e in occasione del 25esimo anniversario della rivista gli viene affidato il compito di immortalare l’icona delle icone: Marilyn Monroe. Chiuso in una stanza di albergo con pochi collaboratori, riesce a ritrarre l’attrice nella sua naturalezza, avvolta soltanto dalle lenzuola bianche del letto: una sorta di bianco e nero in cui a venir fuori dalle pellicola sono i capelli biondo platino e gli occhi penetranti della diva. Il servizio fotografico, nemmeno a dirlo, fa il giro del mondo. La morte dell’attrice pochi mesi dopo, faranno di queste foto delle vere leggende, ancora oggi simbolo di un’epoca di glamour e charme forse irripetibile, che trasformarono la Monroe da diva a divina, e Kikland da fotografo a IL fotografo! In quel momento lui aveva solo 24 anni!

Di lì comincia la sua carriera nel cinema, diventando l’obiettivo ufficiale di produzioni internazionali, riuscendo a catturare momenti di set privati e ufficiali, ma entrando anche nell’animo delle star, grazie a servizi posati. Come dimenticare le foto scattate su un auto ad una giovanissima, e bellissima, Fay Dunawey che apre le braccia al cielo, scompigliata dal vento e baciata da sole che regala una fotografia cinematografica da sogno. Foto diventate opere d’arte, alla stregua di grandi pittori, dei migliori ritrattisti.

Kirkland è stato l’occhio invisibile di film come Fahrenheit 451, La contessa di Hong Kong con la giovane Sofia Loren, La mia Africa di Sidney Pollack con Meryl Streep e Robert Redford e il moderno Moulin Rouge con la coppia Nicole Kidman e Ewan McGregor, e ancora Il Grande Gatsby con uno straordinario Leonardo di Caprio, e ancora Di Caprio che danza sul transatlantico più famoso della storia con Kate Winslet in Titanic: più di 170 film, dagli anni 60 ad oggi!

Tanti i riconoscimenti alla sua opera: tra cui l’italiano Nastro d’Argento del 2015, e poi The Golden Eye of Russia, Lifetime Achievement Award from CAPIC in Canada, il LUCIE Award for Outstanding Achievement in Entertainment Photography, fino al prestigioso President’s Award dell’ l’American Society of Cinematographers ASC.


Freeze Frame, 60 anni dietro le quinte del Cinema: la mostra

La mostra Freeze Frame, 60 anni dietro le quinte del Cinema è uno splendido viaggio in mezzo secolo di grande cinema: un’esposizione fotografica di scatti rubati sui set più famosi dell’arte cinematografica internazionale per svelare la passione e la fatica, le emozioni e le relazioni che si celano nel “dietro le quinte” dei grandi film, ma anche di servizi posati che ritraggono le star più famose del system hollywoodiano, tra lustrini e vita vera e intima, offrendo una magnifica doppia prospettiva. La rassegna è allestita a cura di Marta Cannoni, Livia Corbò ed Elisabetta Da Lio, che, appassionate di fotografia e di cinema, rendono omaggio a Kirkland riportando in vita un fenomeno di costume conosciuto come star system sul quale si basava l’industria cinematografica del ventesimo secolo.

 “Douglas Kirkland sa che l'immagine deve essere sintetica e ricca, contenere tante informazioni contemporaneamente, perchè nel cinema (e nella fotografia) si ha poco tempo per raccontare e bisogna dire tante cose. Douglas si abbandona all'istinto, rischia, cerca. La bellezza non gli interessa fine a se sessa, vuole fermare la vita, per questo è uno dei più grandi registi del “fermo immagine” della nostra epoca, precaria e instabile come il cinema.” queste le parole di Cristina Comencini sull’idea di fotografia nascosta dietro i ritratti di Douglas Kirkland.

Il visitatore è immerso nelle atmosfere della Hollywood che fu, tra Fay Dunawey che sorridente si lascia abbracciare da uno charmante Marcello Mastroianni e Brigitte Bardot che copre il suo corpo nudo con una tenda turchese come una moderna Venere botticelliana, e poi Jack Nicholson che stringe fiero e orgoglioso l’Oscar ottenuto grazie alla sua magistrale interpretazione nel Qualcuno volò sul nido del cuculo, ma anche i leggendari scatti della bomba sexy Marilyn Monroe che gli regalarono la meritata celebrità. E poi Vittorio De Sica, Sophia Loren, Maryl Streep, Robert De Niro, Paul Newman, Jane Fonda e altri.

La mostra dedicata a Douglas Kirkland è solo l’ultimo degli eventi che lega la città di Venezia alla settima arte, un rapporto indissolubile fatto di mostre, proiezioni, set indimenticabili e la magnetica attrazione che il fascino della città veneta esercita sulle stelle del cinema mondiale. D’altronde è nella splendida cornice del Lido che si svolge la più antica manifestazione cinematografica del mondo, la  Mostra internazionale d’arte cinematografica  organizzata annualmente dalla Biennale di Venezia: nata nel 1932, quando Giuseppe Volpi, Antonio Maraini e Luciano De Feo decisero che proprio nella loro città si sarebbe dovuta svolgere la prima manifestazione internazionale dedicata al cinema. Oggi il Leone D’Oro è uno dei premi più ambiti e prestigiosi che un’opera cinematografica possa ricevere. L’occhio scrutatore di Kirkland è stato presente su molti dei set dei film presentati poi al Lido, e tutte le star immortalate hanno fatto almeno una volta nella loro carriera il red carpet del Palazzo del Cinema veneziano.

Cinema e fotografie, il maestro Kirkland e Venezia: connubi perfetti, motivi esaltanti per visitare la mostra!

La mostra “Freeze Frame, 60 anni dietro le quinte del Cinema” si divide tra:

  • Centro Culturale Candiani, in Piazzale Luigi Candiani 7, Mestre
  • Casa del Cinema in Salizada San Stae 1990, Venezia

L'ingresso è gratuito.