Ogni anno Venezia mette in scena un rituale piuttosto antico, che trae origine dai tempi della Serenissima, ovvero la Festa della Sensa. Il momento cruciale è lo sposalizio della città di Venezia con il suo mare, quel mare che per secoli ne ha garantito prosperità e ricchezza. Ancora oggi, nella domenica successiva al giorno dell’Ascensione, la Festa della Sensa richiama turisti d’ogni dove, che possono godere dello scenografico rituale da un punto di vista privilegiato: il mare, per l’appunto.

Per raccontare di questa festa, che quest'anno cade il 1°giugno 2025, non possiamo che tornare indietro nel tempo. I Dogi di Venezia e la Serenissima ci accompagneranno in questa giornata meravigliosa. E, se hai pensato di fare un viaggio a Venezia per questa occasione considera il Venice Pass, una card unica con la quale potrai visitare le principali attrazioni di Venezia e avere l’accesso ai mezzi di trasporto acquatici di Venezia

Festa della Sensa: un matrimonio tra la città e il mare o politica e religione?

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Come spesso accade, ai tempi della Serenissima, il confine tra politica e religione era assai labile. La Festa della Sensa, infatti, era celebrata il giovedì successivo alla quinta domenica di Pasqua, in occasione della Festa dell’Ascensione cattolica. Certamente la festa aveva attinenza con questa componente religiosa ma, per la verità, doveva soprattutto celebrare lo splendore, la potenza e la lungimiranza della Repubblica.

La Festa, infatti, voleva celebrare due eventi storici assai importanti per la Serenissima. Il primo risale al giorno dell’Ascensione dell’Anno Mille, o al 998 secondo alcuni, e vede come protagonista il Doge Pietro II Orseolo. A quel tempo, infatti, i Narentani, popolazione di origine slava con la fama di pirati, ostacolavano i commerci di Venezia nell’Adriatico. Con l’appoggio dell’imperatore di Bisanzio, il Doge salpò verso l’Istria e la Dalmazia, visitando le principali città. Venne accolto come un salvatore, eccetto a Lagosta e Curzola, covo dei pirati. Il trionfo dell’impresa, comunque, portò Pietro II a fregiarsi del titolo non solo di Doge di Venezia, ma anche di Duca di Dalmazia.

Il secondo evento, invece, risale al 1177, anno della firma della Pace di Venezia, tra la Lega Lombarda e Barbarossa. Anche in quel caso, Venezia mostrò la sua raffinata diplomazia. Non schierandosi con nessuna delle due parti in causa, offrì la città come luogo neutrale per le trattative. Se da un lato si arrivò all’accordo, dall’altro anche Venezia ebbe il suo tornaconto. Finalmente era stata riconosciuta come una delle grandi potenze del tempo.

Se di religioso la festa della Sensa ha quindi ben poco, siamo però ora pronti a lasciarci sedurre dallo sfarzo di una delle feste più celebri del calendario di Venezia.

I preparativi della Vigilia della Festa

Se per molti appassionati di Venezia, questa festa non dice molto, è solo per il diverso punto di vista dalla quale la si può osservare. E non potrebbe essere altrimenti. La Festa della Sensa si osserva infatti dal mare. Tutto ebbe inizio all’epoca della Pace di Venezia, quando Papa Alessandro III concesse ai Dogi di sposare effettivamente il mare, segno evidente del predominio della Repubblica su di esso. A quel tempo, comunque, una festa simile e di stampo bizantino era organizzata il giorno dell’Ascensione. Ricordava la famosa vittoria dei Veneziani sui Narentani. Ad ogni modo, i festeggiamenti erano ben più lunghi di una semplice giornata.

La Fiera della Sensa, infatti, veniva allestita una settimana prima dell’Ascensione e dismessa solo 15 giorni dopo. Questa volta lo sfondo della fiera era religioso, in quanto Venezia era punto di raccolta dei pellegrini verso la Terra Santa.

La Festa vera e propria, però, aveva inizio il giorno della vigilia, quando il famoso Bucintoro, la galea di Stato, veniva portata dall’Arsenale a Riva degli Schiavoni. La bella nave veniva addobbata e, allo stesso tempo, si abbellivano le navi che il giorno dopo avrebbero partecipato alla sfilata e le si portavano nel tratto di mare tra Venezia e il Lido. Anche le case dei Veneziani venivano addobbate e la sera era un trionfo di campane che inaugurava ufficialmente l’inizio della festa. Tutto era finalmente pronto per l’incredibile giornata dell’Ascensione.

Il giorno della festa: la navigazione verso il Lido in pompa magna

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Il giorno dell’Ascensione, il Doge e la sua corte uscivano dal Palazzo Ducale, accolti dallo strepito delle campane. Il corteo, preceduto da una banda musicale, raggiungeva quindi la Riva degli Schiavoni, dove prendeva posto sul Bucintoro. Un colpo di cannone nella piazza e una serie di cannonate dalle navi militari annunciava che il Bucintoro era salpato e che stava navigando in direzione del Lido.

Assieme al Bucintoro, solcavano le acque anche 3 peatoni, barche dorate sempre associate alla nave di Stato, e le gondole dorate degli ambasciatori e del Patriarca di Venezia. E non era finita qui. 6 galee e 12 navi più piccole recavano la banda musicale e un piccolo gruppo di soldati dalmati con l’uniforme da parata, mentre alcune barche di media grandezza recavano i rappresentanti delle diverse comunità del dogado, ovvero del territorio cittadino.

Infine, seguivano le imbarcazioni e le gondole di tutti i privati che desideravano assistere alla cerimonia. Tutto era pronto perché la parte cruciale della giornata potesse avere luogo.

La Festa della Sensa e lo Sposalizio di Venezia con il Mare

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Eccoci al momento più solenne. Le imbarcazioni erano ormai giunte al Lido, e il Bucintoro era ancorato nei pressi della Chiesa di San Nicolò, patrono dei naviganti.

Era il momento della preghiera, affinché il mare potesse essere sempre benevolo e proteggesse Venezia e i suoi abitanti. Quindi il Doge e la sua corte venivano aspersi con l’acqua benedetta, alla presenza del Patriarca. Mentre i cannoni continuavano ad esplodere tutt’intorno, il Doge, sempre affiancato dal Patriarca, reggeva l’anello benedetto e lo lasciava scivolare in acqua, con queste parole solenni:

Desponsamus te, mare. In signum veri perpetuique dominii”. Ovvero, “Ti sposiamo, mare. In segno di vero e perpetuo dominio”.

Era questo il segno più politico di tutti. Pur essendo stato probabilmente concesso dal Papa nel 1177, pur essendoci il Patriarca, il gesto infatti voleva ribadire al mondo intero, la potenza economica e militare della Repubblica di Venezia.

Pare che nel Tesoro della Basilica di San Marco sia custodito un probabile anello dogale a ricordo di questa cerimonia. A quel punto, il Doge e la sua corte sbarcavano al Lido e partecipavano alla Messa. La parte più divertente si svolgeva però al di fuori.

Si assisteva a gare di velocità tra gondole e il popolo poteva agghindarsi con maschere e abiti sfarzosi come a Carnevale. L’occasione era inoltre ghiotta per pranzi luculliani nelle dimore private. Al termine della Messa si tornava a Venezia, dove il Doge visitava la Fiera della Sensa e la festa continuava con il banchetto a Palazzo Ducale.

Il pranzo era a dir poco imponente e alla prima parte era ammesso addirittura qualche rappresentante del popolo. Al termine, pare che agli invitati fosse persino consentito portare le stoviglie a casa propria, in ricordo della meravigliosa giornata. Ma la Festa della Sensa oggi?

La Festa della Sensa 2025

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Quest’anno l’appuntamento che celebra l’incontro millenario tra Venezia e il Mare e la pratica della voga alla veneta, si svolgerà domenica 1° giugno 2025. Il programma inizia con le Regate alle 9,45 del mattino, in questo gruppo di regate parteciperanno i giovanissimi sui pupparini a 2 remi, le donne sulle mascarete a 2 remi e gli uomini sulle gondole a 4 remi. Il tradizionale corteo acqueo della Sensa partirà invece alle 10,00 da San Marco dei Giardinetti fino a San Nicolò al Lido, in testa alla sfilata il Bucintoro, subito seguito dalla Serenissima, quella che era la nave di stato dei Dogi della Repubblica Veneziana e che oggi viene occupata dal Sindaco della città. La cerimonia dello sposalizio con il mare e il tradizionale lancio dell’anello verranno celebrati alle 10,40 davanti alla chiesa di San Nicolò al Lido. A seguire si esibirà il coro e si svolgerà la messa.

Ma non finisce qui, come nei tempi antichi accanto alle cerimonie istituzionali, a partire dalle 10,00 di sabato 31 maggio 2025 e fino alle ore 20,00 presso il Lido di San Nicolò saranno allestititi i mercatini tradizionali della Festa della Sensa e si svolgeranno iniziative, come la manifestazione di pesca e alle ore 10,00 presso la spiaggia di Capli un’interessante esplorazione del litorale con raccolta dei materiali portati dal mare condotta da esperti UNESCO e rivolta alle famiglie. Visitare a Venezia per la quantità di opportunità e attrazioni imperdibili può essere faticoso, noi ti suggeriamo ancora una volta di approfittare di un Pass che renderà la tua visita molto più semplice, come ad esempio il Venice Pass, che oltre all’accesso alle principali attrazioni, ti consentirà di approfittare di fantastiche occasioni.

Programma Festa della Sensa 


Sabato 31 maggio 2025 10,00 - 20,00

Mercatini tradizionali della Sensa

Iniziative e manifestazioni sportive

Domenica 1° giugno 2025

Ore 10,00 Corteo della Sensa con partenza da San Marco dei Giardinetti (Riva degli Schiavoni)

Ore 10,40 Cerimonia dello Sposalizio con il mare Chiesa di San Nicolò al Lido

Ore 11,00 Coro Chiesa di San Nicolò al Lido

Ore 11,15 Messa Chiesa di San Nicolò al Lido