I misteriosi calchi di malta sparsi per la città

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Passeggiando per le calli di Venezia, sicuramente avrai notato delle insolite colate di malta situate negli angoli. Comunemente chiamate “gobbette”, i misteriosi calchi di malta prendono il nome di “gobbe antibandito” o “pissotte” e, se sei tra coloro che si sono sempre chiesti quale utilità avessero o se fossero solo ornamenti del circuito pedonale veneziano, finalmente conoscerai la vera storia di un simbolo superstite di una Venezia passata.

A cosa servivano le “gobbe antibandito” o “pissotte”?

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Situate negli angoli bui delle calli ma anche negli angoli delle chiese, il centinaio di “gobbe antibandito” o “pissotte” rimaste, sono delle colate di malta, spesso in pietra d’Istria o in ferro battuto, che avevano il compito di impedire che i malviventi e i banditi si nascondessero negli angoli per fare agguati o sfuggire alle autorità. Ma perché questo poteva essere un problema tanto grave da modificare l’estetica della Serenissima? La risposta è semplice: Venezia non disponeva di un’illuminazione pubblica e percorrere le calli nelle ore più buie della notte poteva essere pericoloso per un passante e un’ottima occasione per un malvivente. Questi ultimi, infatti, approfittavano degli angoli per aggredire e derubare il malcapitato che si trovava lì in quel momento.

Le origini dei nomi

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Per evitare che la città diventasse satura di criminalità, che il terrore regnasse sovrano e per abbassare il numero di uccisioni notturne, vennero rapidamente costruite queste “gobbe antibandito” insieme alla comparsa del mestiere del “codega” o “el còdega”, un servitore che illuminava le strade con una lanterna. La “gobbe antibandito” avevano però una seconda utilità tanto da ricevere un secondo appellativo: quello delle “pissotte” o “pissabraghe”: oltre a impedire ai criminali di nascondersi dalle loro prede, si narra che le colate di malta inclinate avessero anche il compito di mantenere un certo decoro pubblico e quindi impedire ai veneziani di urinare negli angoli delle calli. Urinare su un piano inclinato, infatti, provocava il rischio di ricevere tutto addosso, sui propri pantaloni e sulle proprie scarpe, e per questo motivo si iniziò a evitare di fare i propri bisogno lì. Avente la funzione di anti-criminalità e deterrente orinatoio nonché strumento educativo per i cittadini, quello che potrebbe sembrare un ornamento o un'insignificante colata di malta fatta male e apparentemente per errore, nasconde una sua storia e un suo significato, che ancora oggi viene raccontata dopo anni di distanza.