Finalmente ci siamo!

Riapre al pubblico dopo il lockdown necessario per contenere la diffusione del Covid-19 la ricchissima collezione d’arte contemporanea di François Pinault che comprende più di tremila opere che spaziano dal Novecento ad oggi. La tipologia di opere spazia dalla pittura alla fotografia, passando per l’installazione, la scultura, i video. Tra i grandi nomi che figurano all’interno di questa prestigiosa raccolta troviamo artisti del calibro di Andy Warhol, Jeff Koons, Mario Merz, Lucio Fontana, Damien Hirst, Cy Twombly e Takashi Murakami.

Da sabato 11 Luglio 2020 infatti sarà possibile di nuovo visitare le due grandi sedi espositive veneziane: Palazzo Grassi, imponente edificio settecentesco affacciato sul Canal Grande, all’interno del sestiere San Marco e Punta della Dogana situato tra il Canal Grande e il Canale della Giudecca, conosciuto anche come Dogana de Mar, Punta della Trinità o anche Punta del Sale, ed è praticamente l’imboccatura entro il quale comincia il Canal Grande ed ha antiche origini, probabilmente di fine Trecento.


La Collezione Pinault e le mostre d’arte contemporanea

La grande collezione dell’imprenditore francese è strutturalmente legata alla città di Venezia pur non essendo qui conservata in maniera permanente, ma al contrario, i suoi capolavori girano per musei, mostre ed esposizioni di tutto il mondo.

Il progetto culturale di François Pinault non è infatti finalizzato semplicemente a “riempire” di opere le sale di un nuovo museo ma anzi, egli punta alla creazione di un vero centro di creazione e promozione dell’arte contemporanea, spingendo attorno a tre grandi attività: quella museale/espositiva a Venezia, un programma di mostre fuori sede che dialogano con Venezia ed iniziative di sostegno agli artisti e di promozione della storia dell’arte. Tutto questo con l’idea di rendere la città una delle capitali più apprezzate dell'arte contemporanea, potendo già contare su una storia millenaria, che ha nell’arte e nella cultura estetica la sua caratteristica più importante.

I due incredibili luoghi scelti per le attività museali, Palazzo Grassi, inaugurato nel 2006, e Punta della Dogana, aperta pochi anni dopo nel 2009, sono stati entrambi restaurati e ri-concepiti dall’architetto giapponese Tadao Ando, insignito del prestigioso Premio Pritzker nel 1995. Nei due edifici, i capolavori della Pinault Collection sono oggetto di regolari esposizioni, con ognuna di esse che riesce a coinvolgere attivamente il pubblico e gli artisti, invitati a creare opere in loco o a realizzare commissioni precise.

Da pochi anni, a queste attività si unisce anche il Teatrino di Palazzo Grassi, realizzato dallo stesso Tadao Ando nel 2013, ospita un cospicuo programma culturale e didattico fatto di conferenze, giornate di studio, proiezioni e concerti realizzati insieme ad altre istituzioni della città, come le università e i centri culturali.


Henri-Cartier Bresson. Le grand Jeu: la mostra

Nell’ambito della riapertura post-Covid saranno tre le mostre presenti, visitabili a numero chiuso, previa prenotazione, garantendo la massima sicurezza ai visitatori e agli addetti ai lavori.

A Palazzo Grassi sarà possibile ammirare lo sguardo profondo del fotografo francese Henri-Cartier Bresson nella personale dal titolo Henri-Cartier Bresson. Le grand Jeu realizzata insieme alla Biblioteca Nazionale di Francia e all’omonima Fondazione sull’artista.

Tutto il progetto espositivo, ideato e coordinato da Matthieu Humery, nasce con il contributo di cinque importanti curatori sull’opera Bressoniana (1908 – 2004), e in particolar modo sulla cosiddetta “Master Collection”, una campionatura di oltre trecento immagini che l’artista ha individuato agli inizi degli anni ‘70, con particolari significativi e interessanti sulla sua intera opera. Il regista tedesco Wim Wenders, lo scrittore spagnolo Javier Cercas, la fotografa statunitense Annie Leibovitz, la conservatrice e direttrice del dipartimento di Stampe e Fotografia della Bibliothèque Nationale de France Sylvie Aubenas, assieme a François Pinault, hanno individuato e scelto una cinquantina di immagini ciascuno a partire dalla “Master Collection” originale, della quale esistono cinque esemplari. Lo sguardo critico di queste cinque diverse personalità arricchisce ulteriormente il dibattito sulla fotografia di un maestro come Bresson, oggi conosciuto in tutto il mondo.

La mostra Henri-Cartier Bresson. Le grand Jeu sarà visitabile a Palazzo Grassi nel seguente periodo: 11.07.2020 - 10.01.2021, solo nei giorni sabato, domenica e lunedì dalle 10:00 alle 19:00. E' obbligatoria la prenotazione: cliccare qui

Le altre mostre

Assieme alla mostra su Bresson, a cui sarà riservato l’intero primo piano espositivo, Palazzo Grassi e Punta della Dogana si apprestano ad inaugurare altre due mostre estremamente interessanti, che sono convinto valgano una visita!

  • ONCE UPON A DREAM, di Youssef Nabil

Palazzo Grassi presenta una monografica dedicata all’artista Youssef Nabil (Il Cairo, 1972), dal titolo Once Upon a Dream a cura di Matthieu Humery e Jean-Jacques Aillagon. Un altro straordinario sguardo sulla fotografia contemporanea: qui l’artista realizza con una tecnica tradizionale egiziana frequentemente utilizzata per i ritratti fotografici di famiglia e per i manifesti dei film che popolavano le strade del Cairo. Tutte queste immagini vengono successivamente dipinte a mano da Youssef Nabil restituendo così le suggestioni di un Egitto inedito, identitario e ideologico.

La mostra sarà visitabile a Palazzo Grassi nel seguente periodo: 11.07.2020 - 10.01.2021, solo nei giorni sabato, domenica e lunedì dalle 10:00 alle 19:00. E' obbligatoria la prenotazione: cliccare qui


  • UNTITLED, 2020. TRE SGUARDI SULL'ARTE DI OGGI

Molto diverso invece rispetto a questi ultimi, l’evento espositivo ospitato in Punta della Dogana Untitled, 2020. Tre sguardi sull'arte di oggi, curato da Caroline Bourgeois, Muna El Fituri assieme all’artista britannico Thomas Houseago. Progettata appositamente per gli spazi di Punta della Dogana, la mostra è suddivisa in ambienti tematici che raccontano le opere di oltre 60 artisti, provenienti sia dalla Pinault Collection che da altri musei e collezioni private, attraverso un percorso che spazia dal Novecento ad oggi, secondo un fil rouge basato su diverse connessioni emotive e sensoriali.

Ci si farà spazio tra molteplici media, dalla scultura al video, dalla pittura alla fotografia, muovendosi attorno alla ricostruzione dello studio di Houseago, all’interno della sala del cubo di Tadao Ando, con un’installazione site-specific.

Sarà possibile ammirare i lavori di: Magdalena Abakanowicz, Nairy Baghramian, Garry Barker, Maria Bartuszová, Lee Bontecou, Marcel Broodthaers, stanley brouwn, Teresa Burga, James Lee Byars, Eduardo Chillida, Robert Colescott, Bruce Conner, Enrico David, Karon Davis, Hélène Delprat, Abigail DeVille, Jan Dibbets, Elliot Dubail, Marlene Dumas, Valie EXPORT, Saul Fletcher, Llyn Foulkes, Kasia Fudakowski, Ellen Gallagher, Dominique Gonzalez-Foerster, Nancy Grossman, Philip Guston, Lauren Halsey, David Hammons, Duane Hanson, Georg Herold, David Hockney, Thomas Houseago, Arthur Jafa, Joan Jonas, Mike Kelley, Alice Kettle, Edward Kienholz & Nancy Reddin, Tetsumi Kudo, Deana Lawson, Bernd Lohaus, Lee Lozano, Markus Lüpertz, Paul McCarthy, Gustav Metzger, Peter Mitchell, Henry Moore, Otto Mühl, Rei Naito, Senga Nengudi, Meret Oppenheim, Nam June Paik, Solange Pessoa, Charles Ray, Auguste Rodin, Cameron Rowland, Betye Saar, Lorna Simpson, Ser Serpas, Daniel Steegmann Mangrané, Alina Szapocznikow, Henry Taylor, James “Son Ford” Thomas, Luc Tuymans, Gilberto Zorio.

Una grande mostra assolutamente da non perdere!

La mostra sarà visitabile a Punta della Dogana nel seguente periodo: 11.07.2020 - 13.12.2020, solo nei giorni sabato, domenica e lunedì dalle 10:00 alle 19:00. E' obbligatoria la prenotazione: cliccare qui.